Le Domus de Janas: cosa sono e cosa rappresentano
Le “case delle fate” nel cuore della Sardegna
Le Domus de Janas di S Acqua Salida e Corongiu, letteralmente “case delle fate”, sono sepolture ipogeiche scavate nella roccia durante il Neolitico. Diffuse in tutta la Sardegna, sono tra le testimonianze più antiche della civiltà prenuragica isolana.

Tra mito e spiritualità
Il nome “case delle fate” nasce dalla tradizione popolare, che immaginava minuscole creature magiche abitarle. In realtà, erano tombe collettive dove si celebrava il legame tra la vita terrena e l’aldilà.
Simbolismo e continuità
Questi ipogei spesso imitano le case dei vivi, con porte scolpite, soffitti a doppio spiovente e nicchie. Rappresentano il desiderio di dare continuità alla vita anche dopo la morte, trasformando la tomba in uno spazio familiare e sacro.

Il sito di S’Acqua Salida e Corongiu: un doppio complesso a Pimentel
Un angolo nascosto del Sud Sardegna
Il territorio di Pimentel conserva due importanti gruppi di Domus de Janas: S’Acqua Salida e Corongiu. Separati da pochi minuti di cammino, costituiscono una delle necropoli rupestri più interessanti del Parteolla.
S’Acqua Salida e la pietra che racconta
In questo sito le tombe sono scavate in un affioramento roccioso affacciato su una piccola valle. La posizione è strategica, scelta probabilmente per motivi simbolici oltre che pratici: la pietra emerge come un ponte tra terra e cielo.
Il complesso di Corongiu è meno esteso, ma suggestivo. Le domus sono in parte ricoperte dalla vegetazione, quasi nascoste, come a voler proteggere la loro sacralità. Alcune mostrano camere multiple e lunghi corridoi.

Architettura e dettagli: uno sguardo dentro la pietra
La forma dell’eternità
Ogni domus è diversa, ma con elementi comuni: ingressi rettangolari o a trapezio, celle laterali, soffitti scolpiti. Alcune presentano decorazioni simboliche, come spirali o corna taurine, legate al culto della fertilità.
Le tombe spesso imitano stanze di abitazioni: nicchie, falsi architravi, colonne e letti scolpiti. È l’idea che il defunto continuasse a “vivere” nel suo ambiente, circondato da oggetti, simboli e memorie familiari.
Esperienza sul campo: camminare tra le domus
Il paesaggio che avvolge la memoria
Il silenzio che circonda S’Acqua Salida e Corongiu è parte integrante dell’esperienza. Il vento tra i cespugli, i colori caldi della roccia e il profumo della terra offrono un contesto che invita al raccoglimento e alla riflessione.
Visitare queste domus non è solo osservare pietre antiche, ma percepire l’intenzione di un popolo che ha voluto lasciare un segno. Ogni incisione, ogni passaggio scolpito ci parla della visione della morte e della sacralità della vita.
Un patrimonio da riscoprire
Poco conosciute, ma preziose
Le Domus de Janas di Pimentel non sono tra i siti più pubblicizzati, eppure rappresentano un patrimonio archeologico di grande valore. La loro conservazione naturale e l’autenticità del contesto le rendono uniche.
Oggi, questi luoghi meritano maggiore attenzione, sia dal punto di vista turistico che scientifico. Sono perfetti per un turismo lento e consapevole, fatto di cammini, osservazione e immersione nella storia.

Conclusione: un viaggio tra mito e pietra
Perché visitarle
Le Domus de Janas di S’Acqua Salida e Corongiu sono una finestra aperta sul Neolitico. Camminare tra le loro stanze scolpite è come sfogliare una pagina di un libro di pietra, dove mito, memoria e paesaggio si fondono.
Da fotografo e appassionato di archeologia, consiglio questo sito a chi cerca emozione, bellezza e profondità storica. Ogni visita è un dialogo con il passato, che ci ricorda quanto la Sardegna sia terra di misteri e meraviglie.
A mio parere, le Domus de Janas di S’Acqua Salida e Corongiu sono tra le più affascinanti dell’isola. Il loro fascino autentico, la bellezza del paesaggio e l’atmosfera intima le rendono un sito fantastico e imperdibile, da vivere con occhi curiosi e cuore aperto.
Alcune delle Domus de Janas più note e importanti includono:
- Necropoli di Genna Salixi: Situata nei pressi Villa Sant’Antonio, La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica
- Necropoli di Sant’Andrea Priu: A Bonorva, nota per la “Tomba del capo”, una delle più ampie del Mediterraneo
- Complesso ipogeico di Anghelu Ruju: Vicino ad Alghero, è il più vasto della Sardegna pre-nuragica
- Domus Ludurru Budduso: scavata in un affioramento granitico ed è costituita da 6 ipogei.
- Necropoli di Monte Siseri: A Putifigari, famosa per le sue affascinanti decorazioni
- Domus de Janas di Sedini: Conosciuta anche come “La Rocca”, si distingue per le sue particolarità uniche
- Necropoli di Montessu: La maggior parte delle domus de Janas di Montessu sono pluricellulari, formate da vestibolo e camera maggiore con più nicchie o da più camere disposte in successione longitudinale
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Come Arrivarci:
📌 FAQ – Domus de Janas di S’Acqua Salida e Corongiu, Pimentel
❓ Dove si trovano le Domus de Janas di S’Acqua Salida e Corongiu?
📍 Le Domus de Janas si trovano nel comune di Pimentel, in provincia del Sud Sardegna. Sono localizzate nei pressi della sorgente chiamata S’Acqua Salida, a breve distanza dal centro abitato, in direzione est.
❓ Come si raggiungono?
🚗 Il sito è facilmente raggiungibile in auto seguendo la SP8 da Cagliari. Una volta arrivati a Pimentel, basta seguire le indicazioni per la sorgente “S’Acqua Salida”, da dove si può proseguire a piedi per pochi minuti fino all’ingresso del complesso archeologico.
❓ È necessario acquistare un biglietto per visitarle?
🎟️ No, le Domus de Janas di S’Acqua Salida e Corongiu si trovano in un’area libera e l’accesso è gratuito tutto l’anno.
❓ Quando è il momento migliore per visitarle?
🌤️ Il periodo ideale è tra primavera e inizio autunno, quando le giornate sono più lunghe e il clima permette di godersi appieno la passeggiata nel contesto naturalistico circostante.
❓ Ci sono altre attrazioni nei dintorni?
📸 Sì! Nei dintorni di Pimentel puoi visitare altri siti nuragici, tombe dei giganti, e piccoli borghi ricchi di storia e tradizioni locali. Il territorio del Trexenta è perfetto per un itinerario archeologico e culturale.
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