Alla scoperta della Necropoli di Sant’Andrea Priu: un viaggio tra le antiche “Domus de Janas” di Bonorva
Immagina di immergerti in un viaggio nel tempo, tra misteri ancestrali e testimonianze di civiltà antiche. Oggi ti porterò alla scoperta di uno dei tesori archeologici più affascinanti della Sardegna: la Necropoli di Sant’Andrea Priu a Bonorva. Preparati a scoprire le affascinanti “Domus de Janas” e a lasciarti incantare dalla storia millenaria che queste grotte custodiscono.
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Le “Domus de Janas”: case delle fate o tombe preistoriche?
Prima di addentrarci nella descrizione specifica della Necropoli di Sant’Andrea Priu, è fondamentale comprendere cosa siano le “Domus de Janas”. Letteralmente tradotte come “case delle fate”, queste strutture sono in realtà antiche tombe ipogeiche scavate nella roccia, risalenti al periodo prenuragico, tra il IV e il III millennio a.C.

Il nome poetico deriva dalla tradizione popolare sarda, che vedeva in queste piccole aperture nelle rocce le dimore di creature magiche, le Janas appunto, piccole fate o streghe benevole della mitologia isolana. Tuttavia, gli studi archeologici hanno rivelato che si tratta di elaborati complessi funerari, testimonianza della profonda spiritualità e dell’abilità tecnica delle popolazioni neolitiche che abitavano l’isola.
Le Domus de Janas sono diffuse in tutta la Sardegna, con oltre 2.400 siti censiti. Queste strutture variano da semplici camere singole a complessi articolati con più ambienti interconnessi, spesso decorati con incisioni e pitture rupestri che rappresentano simboli sacri, come spirali, corna di toro e figure antropomorfe.
La Necropoli di Sant’Andrea Priu: un tesoro nascosto nel cuore della Sardegna
Situata nel territorio di Bonorva, nel nord-ovest della Sardegna, la Necropoli di Sant’Andrea Priu è uno dei complessi funerari più importanti e suggestivi dell’isola. Inserita in uno scenario naturale di grande bellezza, tra colline verdi e affioramenti rocciosi, questa necropoli offre ai visitatori un viaggio unico nella preistoria sarda.

Una necropoli monumentale
La necropoli comprende circa venti tombe scavate in una grande parete di trachite rossa, distribuite su diversi livelli e orientate prevalentemente a sud-est. Tra queste, spiccano tre tombe di dimensioni monumentali: la “Tomba del Capo”, la “Tomba a Camera” e la “Tomba a Forno”.

La Tomba del Capo
La Tomba del Capo è senza dubbio la più imponente e affascinante dell’intero complesso. Si tratta di una delle più grandi tombe ipogeiche del Mediterraneo, con una superficie di circa 250 metri quadrati e composta da 18 ambienti interconnessi.
Entrando nella tomba, si rimane immediatamente colpiti dalla complessità architettonica e dalla ricchezza decorativa. Le pareti e i soffitti sono scolpiti per imitare gli elementi tipici delle abitazioni neolitiche, con travi di legno, tetti spioventi e porte finemente lavorate. Questa riproduzione dettagliata dell’ambiente domestico all’interno di una tomba riflette la credenza nella vita dopo la morte e il desiderio di offrire ai defunti un luogo confortevole e familiare per il loro riposo eterno.
Ma la Tomba del Capo non è solo un capolavoro dell’architettura preistorica. Nel corso dei secoli, infatti, è stata riutilizzata come luogo di culto cristiano, trasformandosi in una chiesa rupestre dedicata a Sant’Andrea. Sono ancora visibili affreschi bizantini risalenti al VI-VII secolo d.C., che raffigurano scene sacre come l’Ascensione di Cristo e la Vergine Maria, testimonianza della continuità culturale e religiosa del sito.

Le altre tombe
Accanto alla Tomba del Capo, meritano attenzione anche la Tomba a Camera e la Tomba a Forno. La prima presenta una struttura più semplice, con un’unica ampia camera funeraria decorata con motivi geometrici e simboli sacri. La seconda, invece, deve il suo nome alla forma circolare che ricorda un forno antico, ed è caratterizzata da un ingresso stretto che conduce a una camera centrale con nicchie laterali destinate alla deposizione dei defunti.
Un’esperienza immersiva tra storia e natura
Visitare la Necropoli di Sant’Andrea Priu non significa solo ammirare antiche tombe scavate nella roccia, ma anche immergersi in un contesto naturale di straordinaria bellezza. Il sito è circondato da una rigogliosa vegetazione mediterranea, con ulivi secolari, querce e macchia profumata. Il silenzio e la pace del luogo contribuiscono a creare un’atmosfera mistica, che invita alla riflessione e alla contemplazione.
Il percorso di visita è ben segnalato e permette di esplorare le varie tombe in sicurezza, grazie a passerelle e scale in legno. Lungo il tragitto, pannelli informativi illustrano la storia del sito e delle singole tombe, offrendo al visitatore una comprensione più approfondita del contesto storico e culturale.

Informazioni pratiche per la visita
La Necropoli di Sant’Andrea Priu è facilmente raggiungibile da Bonorva, seguendo le indicazioni stradali per il sito archeologico. Il complesso è aperto tutto l’anno, con orari che variano a seconda della stagione. È consigliabile indossare scarpe comode e portare con sé acqua e protezione solare, soprattutto durante i mesi estivi.
Per arricchire ulteriormente l’esperienza, è possibile prenotare visite guidate con archeologi esperti, che sapranno svelare tutti i segreti e le curiosità legate al sito. Inoltre, nei dintorni di Bonorva sono presenti altri luoghi di interesse, come il Museo Archeologico e la chiesa romanica di Santa Maria di Mesumundu, che meritano una visita.

Conclusioni
La Necropoli di Sant’Andrea Priu rappresenta una tappa imperdibile per chi desidera conoscere la storia millenaria della Sardegna e immergersi in un contesto naturale di rara bellezza. Le affascinanti Domus de Janas, con la loro misteriosa aura e le testimonianze artistiche che custodiscono, offrono un viaggio nel tempo che lascia un segno indelebile nel cuore dei visitatori.
Se sei un amante della storia, dell’archeologia o semplicemente della natura incontaminata, non perdere l’occasione di visitare questo straordinario sito. Preparati a vivere un’esperienza unica, tra misteri antichi e paesaggi mozzafiato, che ti farà innamorare ancora di più della meravigliosa terra sarda.
Questo è il sito della cooperativa che gestisce il sito: https://santandreapriu.mystrikingly.com/
mappa:
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📌 FAQ – Necropoli di Sant’Andrea Priu, Bonorva
❓ Dove si trova la Necropoli di Sant’Andrea Priu?
📍 La necropoli si trova nel territorio del comune di Bonorva, in provincia di Sassari, nella Sardegna nord-occidentale. È situata ai piedi del Monte San Pietro, su una parete rocciosa della vallata di Santa Lucia.
❓ Di che epoca è la necropoli?
⏳ Il complesso risale al Neolitico recente, intorno al IV millennio a.C., ma è stato utilizzato e trasformato anche in epoche successive, fino all’età romana e medievale.
❓ Cosa si può vedere nel sito?
🪨 La necropoli è composta da venti Domus de Janas, tra cui spicca la cosiddetta Tomba del Capo, una delle tombe preistoriche più grandi della Sardegna, con ben diciotto ambienti scavati nella roccia. Alcune tombe mostrano affreschi paleocristiani e trasformazioni in ambienti di culto successivi.
❓ Quali sono le particolarità architettoniche delle tombe?
🧱 Le tombe sono scavate nella trachite e presentano elementi architettonici unici: colonne, architravi, false porte e ambienti che riproducono l’interno delle case neolitiche. La monumentalità e lo stato di conservazione rendono questo sito tra i più importanti dell’area mediterranea.
❓ Come si raggiunge Sant’Andrea Priu?
🚗 Da Bonorva, si percorre una strada asfaltata verso la località San Pietro di Sorres. Il sito è segnalato e dispone di un’area parcheggio da cui si prosegue a piedi per un breve tratto.
❓ L’accesso è libero o regolamentato?
🎟️ L’accesso alla necropoli è regolamentato e prevede il pagamento di un biglietto. Il sito è visitabile tramite visite guidate, che offrono un approfondimento storico e archeologico del complesso.
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