Introduzione
✨ Uno sguardo alle origini: l’età prenuragica in Sardegna
Nel cuore della Sardegna settentrionale, nel territorio di Cheremule, sorge la Necropoli di Museddu, uno dei complessi funerari più importanti dell’età prenuragica. Questo straordinario sito archeologico risale al Neolitico recente (circa 3500-2900 a.C.) e rappresenta una delle testimonianze più significative delle antiche pratiche funerarie delle comunità pre-nuragiche. La necropoli è composta principalmente da “domus de janas” (case delle fate), sepolture ipogeiche scavate nella roccia calcarea e utilizzate per accogliere i defunti e celebrare rituali legati al culto degli antenati. Queste tombe, oltre ad avere una funzione funeraria, avevano un profondo significato simbolico, simboleggiando il ritorno alla “madre terra” e la continuità tra vita e morte. La Necropoli di Museddu Storia e immagini sito di Cheremule sono di grande interesse per gli archeologi e storici.

Il paesaggio e l’ambiente circostante
🏞️ Tra colline calcaree e natura selvaggia
La Necropoli di Museddu è incastonata in un paesaggio affascinante, caratterizzato da colline calcaree, campi coltivati e rigogliosa macchia mediterranea. L’area circostante, immersa nella quiete tipica delle zone interne sarde, regala al visitatore un senso di pace e connessione profonda con la natura. Durante la passeggiata verso il sito, si è avvolti dai profumi del lentisco, del mirto e del rosmarino, accompagnati dal canto degli uccelli che popolano l’area. Il percorso che conduce alle tombe si snoda tra sentieri naturali e affioramenti rocciosi, offrendo scorci panoramici sulla campagna di Cheremule e sulla piana sottostante. Questo connubio tra paesaggio e archeologia rende la visita un’esperienza unica e coinvolgente.

Esplorando le Domus de Janas
🔎 Architettura e simbolismo delle tombe
Le “domus de janas” della Necropoli di Museddu si presentano come piccole aperture nella roccia che introducono a camere funerarie di diverse dimensioni e forme. Alcune tombe sono semplici e lineari, mentre altre mostrano un’architettura più complessa, con più vani intercomunicanti e dettagli scultorei raffinati. Particolarmente suggestive sono le incisioni e i bassorilievi che adornano le pareti interne, raffiguranti motivi geometrici, spirali e simboli legati al culto della fertilità. La luce che penetra dalle aperture crea giochi di ombre e riflessi che esaltano la bellezza delle decorazioni rupestri. Queste incisioni non erano solo elementi ornamentali, ma rivestivano un ruolo rituale importante, forse legato a cerimonie propiziatorie e di protezione per il viaggio nell’aldilà.

Dettagli architettonici e curiosità
🛠️ Tecniche costruttive e scoperte archeologiche
Gli antichi abitanti di queste terre dimostrarono grande abilità nella lavorazione della roccia, utilizzando strumenti litici per scavare le tombe con precisione e cura. All’interno delle “domus de janas” sono state rinvenute canalette scavate sul pavimento, probabilmente impiegate per raccogliere liquidi usati nei rituali funebri. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce anche frammenti ceramici, perline ornamentali e strumenti di selce, che offrono uno spaccato sulla vita quotidiana e le pratiche spirituali delle comunità neolitiche locali. Alcune tombe presentano simboli che sembrano richiamare elementi di culto lunare e solare, testimoniando la profonda connessione tra queste popolazioni e i cicli della natura.

Un viaggio tra storia, spiritualità e natura
🧘♂️ Riflessioni e sensazioni di un luogo senza tempo
Passeggiare tra le tombe della Necropoli di Museddu significa intraprendere un viaggio che va oltre la semplice visita archeologica. È un’esperienza che invita alla riflessione sul legame tra uomo, natura e spiritualità. Il silenzio che avvolge l’area, interrotto solo dai suoni della natura, accompagna i visitatori in un percorso di introspezione e scoperta. La posizione elevata del sito offre anche splendide vedute sul paesaggio circostante, creando un’atmosfera di pace e connessione con la storia millenaria di queste terre. La Necropoli di Museddu non è solo un luogo di sepoltura antica: è un ponte tra passato e presente, un patrimonio da preservare e vivere con rispetto e consapevolezza.

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Arrivarci risulta abbastanza semplice perchè si può parcheggiare a circa 200 mt dal sito per poi percorrere una piccola e semplice stradina di campagna che porta direttamente al sito
Mappa:
Alcune delle Domus de Janas più note e importanti includono:
- Necropoli di Genna Salixi: Situata nei pressi Villa Sant’Antonio, La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica
- Necropoli di Sant’Andrea Priu: A Bonorva, nota per la “Tomba del capo”, una delle più ampie del Mediterraneo
- Complesso ipogeico di Anghelu Ruju: Vicino ad Alghero, è il più vasto della Sardegna pre-nuragica
- Domus Ludurru Budduso: scavata in un affioramento granitico ed è costituita da 6 ipogei.
- Necropoli di Monte Siseri: A Putifigari, famosa per le sue affascinanti decorazioni
- Domus de Janas di Sedini: Conosciuta anche come “La Rocca”, si distingue per le sue particolarità uniche
- Necropoli di Montessu: La maggior parte delle domus de Janas di Montessu sono pluricellulari, formate da vestibolo e camera maggiore con più nicchie o da più camere disposte in successione longitudinale
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