La Cavalcata sarda è un’antica manifestazione culturale e folkloristica che si svolge a Sassari
La Cavalcata Sarda di Sassari è uno dei più importanti eventi folkloristici della Sardegna, che attira ogni anno numerosi visitatori da tutto il mondo. Questa affascinante manifestazione combina la passione per i cavalli con la ricca tradizione culturale dell’isola, offrendo uno spettacolo unico e coinvolgente. In questo articolo, esploreremo la storia e le tradizioni che caratterizzano la Cavalcata Sarda, evidenziando l’importanza di questo evento nella conservazione dell’identità sarda.
Un Richiamo alle Origini: Le radici della Cavalcata Sarda affondano nella storia millenaria dell’isola. Già in epoca nuragica, i sardi utilizzavano il cavallo per scopi bellici e come mezzo di trasporto. Nel corso dei secoli, questa antica tradizione si è consolidata, diventando parte integrante della cultura e dell’identità sarda. Oggi, la Cavalcata Sarda rappresenta una celebrazione di queste radici, un modo per onorare la storia e il legame profondo tra l’uomo e il cavallo.
La Valorizzazione della Cultura Sarda: La Cavalcata Sarda è molto più di una semplice festa folkloristica. È un evento che ha un profondo significato culturale per il popolo sardo. Attraverso la conservazione e la celebrazione delle tradizioni locali, la Cavalcata contribuisce a preservare l’identità e il patrimonio culturale dell’isola. Inoltre, l’evento offre un’opportunità unica per i visitatori di immergersi nella cultura sarda, scoprendo la sua storia, le sue tradizioni e la sua ospitalità.
La manifestazione prosegue in pomeriggio nell’ippodromo cittadino dove cavalli e cavalieri si esibiscono in ardite pariglie e figure acrobatiche, per terminare in serata nella Piazza d’Italia con i canti e i balli tradizionali sardi, sulle note di launeddas e fisarmoniche, che si protraggono per buona parte della notte.

Cenni storici
Secondo lo scrittore Enrico Costa la prima edizione della Cavalcata risale al 1711, quando il Consiglio comunale di Sassari, sul finire della dominazione spagnola, deliberò di “far cavalcata” in omaggio al re Filippo V di Spagna. Alla manifestazione partecipò tutta la nobiltà sassarese, orgogliosa di mettere in mostra i propri costumi. La manifestazione che possiamo ammirare oggi invece nasce nel 1899 in occasione della visita dell’allora re d’Italia Umberto I accompagnato dalla moglie la regina Margherita di Savoia, giunti in città per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II che Giuseppe Sartorio aveva innalzato nella piazza d’Italia. Di fatto fu un tributo al re da parte di tutto il popolo sardo, cosa non condivisa da tutti, essendo Sassari una delle prime roccaforti anti-monarchiche d’Italia.

Comunque, con il passare del tempo l’usanza si è consolidata diventando una sfilata folkloristica dei costumi tradizionali della Sardegna, fino ad assumere cadenza annuale e a diventare uno dei più noti e apprezzati appuntamenti culturali e turistici dell’isola. Si aggiungono tuttora numerosi venditori di prodotti alimentari tipici sardi e uno spettacolo di pariglie che si tiene nell’ippodromo comunale. Nel 1982 se ne organizzarono addirittura due, una delle quali in onore di Sandro Pertini, l’allora presidente della Repubblica italiana.La Cavalcata è una delle tre principali feste della Sardegna in cui si riuniscono i gruppi folkloristici di tutta l’isola con la differenza, rispetto alle altre due – la Sagra del Redentore a Nuoro e la Festa di sant’Efisio a Cagliari, è l’unica ad avere un carattere squisitamente laico e non ancorato a motivazioni e origini di tipo religioso.
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Qui tutti i miei articoli sulla cavalcata Sarda di Sassari
Di seguito alcuni articoli che parlano della Cavalcata Sarda di Sassari:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalcata_sarda
- https://www.lacavalcatasarda.it/
- https://turismosassari.it/it/esplora-it/tradizione/item/376-cavalcata-sarda-la-festa-della-bellezza
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