I Nuraghi ed i complessi nuragici della Sardegna: un viaggio affascinante tra storia e mistero
Giganti di pietra a guardia dell’isola, i nuraghi sono testimonianze silenziose di una civiltà evoluta che abitava la Sardegna tra il 1800 e il 900 a.C. Distribuiti in maniera capillare su tutto il territorio, questi complessi megalitici affascinano per la loro imponenza e l’enigma che ancora li avvolge.

Come venivano costruiti i nuraghi?
La loro realizzazione era un’impresa ingegneristica notevole per l’epoca. Enormi blocchi di pietra venivano estratti, trasportati e posizionati senza l’ausilio di metalli, utilizzando solo legno, corde e forza bruta. La tecnica costruttiva era basata sull’aggregazione a secco, senza l’utilizzo di alcun legante. Le pietre, sapientemente lavorate, si incastravano perfettamente tra loro, creando strutture massicce e resistenti.

Etimologia e significato culturale:
L’origine del termine “nuraghe” è incerta. Potrebbe derivare dalla parola sarda “nurra”, che significa cumulo di pietre, oppure dal verbo “nurigare”, che significa scavare. Indipendentemente dall’origine, i nuraghi erano per i loro costruttori luoghi di grande importanza. Oltre alla funzione pratica, ricoprivano un ruolo simbolico e religioso, rappresentando il centro del potere politico e sociale delle comunità nuragiche.

Funzioni dei nuraghi:
Le funzioni dei nuraghi non sono ancora del tutto chiare. Sicuramente erano utilizzati come fortezze per difendere i villaggi dagli attacchi nemici. La loro struttura solida e la posizione strategica, spesso in cima a colline o promontori, li rendevano ideali per questo scopo. Inoltre, è probabile che i nuraghi avessero anche altre funzioni, come residenze dei capi, luoghi di culto, centri di stoccaggio o punti di controllo del territorio.

Tipologie di nuraghi:
I nuraghi si distinguono in diverse tipologie, a seconda della loro complessità e del numero di torri. I più semplici sono i nuraghi monotorre, composti da una singola torre centrale. I nuraghi complessi, invece, presentano più torri, spesso disposte in modo simmetrico e collegate da corridoi interni. Tra questi, i nuraghi trilobati sono i più articolati, con tre torri disposte a triangolo. Infine, i complessi nuragici sono insediamenti vasti che comprendono più nuraghi, capanne, recinti e altre strutture.
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Nuraghi da non perdere:
La Sardegna vanta un patrimonio nuragico immenso, con oltre 7.000 nuraghi sparsi su tutto il territorio. Per gli amanti di storia e archeologia, ecco alcuni dei complessi nuragici più importanti da non perdere:
Complessi nuragici:
- Su Nuraxi di Barumini (NU)
- Complesso nuragico di Palmavera (SS)
- Nuraghe Santu Antine (SS)
- Nuraghe Losa (NU)
- Nuraghe Arrubiu (OR)
- Complesso Nuragico Seruci – Gonnesa (SU)
- Complesso Nuragico Genna Maria – Villanovaforru (su)
5 nuraghi trilobati:
- Nuraghe Is Paras – Isili (NU)
- Nuraghe Losa – Abbasanta (OR)
- Nuraghe Santa Barbara – Macomer (OR)
- Nuraghe Loelle – Buddusò (SS)
- Nuraghe Burghidu – Ozieri (SS)
5 nuraghi monotorre:
- Nuraghe Santa Sabina – Silanus (OR)
- Nuraghe Prisgionia – Arachena (SS)
- Nuraghe Monte Claro (CA)
- Nuraghe Corbos – Silanus (OR)
- Nuraghe Serbissi – Osini (NU)
Questi sono solo alcuni esempi dei tanti nuraghi che meritano una visita. Ogni sito ha le sue peculiarità e offre un affascinante spaccato sulla vita dei popoli nuragici. Un viaggio in Sardegna alla scoperta dei nuraghi è un’esperienza indimenticabile per gli amanti della storia, dell’archeologia e della natura selvaggia dell’isola.
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