Il Complesso Nuragico di Grutt’i Acqua

Un viaggio nella misteriosa civiltà nuragica della Sardegna
Il complesso nuragico di Grutt’i Acqua, situato nella Valle di Cannai a Sant’Antioco, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna. Risalente al Bronzo Medio (1800-1500 a.C.), questo sito offre una testimonianza straordinaria della civiltà nuragica, caratterizzata da abilità ingegneristiche, organizzazione sociale e profonde connessioni con il mondo spirituale.

Un insediamento complesso e articolato
Il complesso di Grutt’i Acqua si distingue per la sua vastità e complessità. Al centro si erge il nuraghe, una torre a forma di cono tronca realizzata con blocchi di pietra megalitiche. Il nuraghe presenta un’organizzazione interna articolata, con camere disposte su più livelli ma non più accessibili per via dei crolli ma in alcuni angoli è possibile apprezzare la sua maestosità. Si ipotizza che la torre avesse diverse funzioni, tra cui quella residenziale, difensiva e di stoccaggio.Nella collina di fronte si possono intravedere altri due nuraghi (Nuraghe Crisionis e Nuraghe Crisionis 2) ed ad occhi più esperti non possono sfuggire altri due nuraghi forse monotorre, non segnalati, forse utilizzati come semplici vedette.

Attorno al nuraghe si sviluppa un villaggio di capanne circolari, costruite con tecniche tipiche dell’epoca. Le capanne, presumibilmente abitate da diverse famiglie, erano adibite ad abitazioni e attività quotidiane. Tra i resti del villaggio sono state rinvenute tracce di attività artigianali, come la lavorazione della ceramica e dei metalli.

Pozzi sacri, tombe dei giganti e domus de janas: testimonianze di riti e credenze
Il sito di Grutt’i Acqua è ricco di testimonianze del profondo legame che la civiltà nuragica aveva con il mondo spirituale. Un elemento di particolare interesse è il pozzo sacro, una struttura sotterranea a forma di cono rovesciato, raggiungibile tramite una scalinata. I pozzi sacri erano probabilmente utilizzati per riti propiziatori legati all’acqua e alla fertilità.Il più importante e quello segnalato ed omonimo della zona è stato messo in sicurezza intorno al 2015 dopo una campagna di scavi poi conclusa ed è presente anche il tholos (ora messo in sicurezza).Nella stessa zona è possibile vedere altri due pozzi sacri di cui uno segnalato e messo in sicurezza ma il Tholos non è visibile per via dei rovi che lo circondano ed un terzo, probabilmente meno importante e più piccolo, non è segnalato e forse mai stato scavato e si torva nel sentiero che dal nuraghe porta verso i circoli megalittici.
I circoli megalittici
circoli megalittici e degli enormi massi che componevano questi particolari siti Erano delle Strutture megalitiche costituite da cerchi concentrici di grossi massi, destinate al culto dei morti nel periodo prenuragico. Si ritiene che fossero vere e proprie tombe ma molti autori pensano si trattasse di luoghi dove si praticava la scarnificazione dei cadaveri pre-sepoltura.Si possono ammirare questi circoli e gli enormi massi da cui era composto seguendo il sentiero che dal nuraghe si sposta verso il piccolo altopiano che guarda in direzione della seconda parte del complesso nuragico e dei nuraghi di Crisionis visibili nella collina di fronte

Nelle vicinanze del complesso si trovano anche diverse tombe dei giganti, monumenti funerari megalitici caratteristici della Sardegna nuragica. Queste tombe, composte da una camera rettangolare circondata da un’esedra di menhir, ospitavano i corpi di individui di alto rango della società.Al momento se ne conoscono 2 di cui una messa in sicurezza con opera di scavi e sistemazione del sito terminato intorno al 2014/2015 ed è possibile visitarla “Su niu de su Crobu” (il nido del corvo) mentre la seconda, dista circa 500 mt a piedi verso nord “Poggio di Mezzaluna” è praticamente distrutta e difficile da individuare.

Un altro tipo di sepoltura tipica della civiltà nuragica è rappresentato dalle domus de janas, ipogei artificiali scavati nella roccia. Le domus de janas di Grutt’i Acqua presentano decorazioni parietali incise, che raffigurano scene di vita quotidiana e motivi geometrici.
Il laghetto e il sistema di approvvigionamento idrico
Un elemento peculiare del complesso di Grutt’i Acqua, che poi è il sito che dà il nome a tutto il complesso, è la presenza grotta che per quasi tutto l’anno rimane sommersa ed ai meno esperti può sembrare una semplice pozzanghera mantre nei periodi di siccità come questo fine maggio del 2024 è visitabile e ci si rende conto di quanto fosse bravi ed esperti i nostri antenati.

Da questa fonte di acqua , a pochissima distanza, nasce un laghetto artificiale omonimo della zona e forse più famoso della grotta stessa ed è alimentato dalla sorgente. Il laghetto, circondato da blocchi di pietra, era probabilmente utilizzato per l’approvvigionamento idrico del villaggio e per riti propiziatori legati all’acqua la sua forma, vista dell’alto, è quella di una goccia forse proprio a rappresentare la nascita dell’acqua e della vita stessa e le foto scattate col drone ne esaltano la forma e ne creano il mito.Nei periodi di forti piogge il Laghetto, apparentemente, presenta una forma circolare ed è circondato dalla macchia e, forse, non si riesce ad apprezzare come in questo periodo.

Sempre agli occhi dei piu esperti , non pussono sfuggire i dettagli di un ingegnoso sistema di canalizzazione che garantiva la distribuzione dell’acqua all’interno del villaggio. Le canalizzazioni, realizzate con tronchi di legno incavati e rivestiti di argilla o canalizzazioni costruite con le pietre, dimostrano l’abilità ingegneristica della civiltà nuragica nella gestione delle risorse idriche.
Conclusione
Il complesso nuragico di Grutt’i Acqua, con la sua ricchezza di strutture archeologiche e la varietà di testimonianze, offre un quadro affascinante della civiltà nuragica. La visita a questo sito permette di comprendere la complessità della società nuragica, le sue abilità costruttive, il suo legame con il mondo spirituale e il suo rapporto con l’ambiente. Visitare il complesso non può esser considerata una semplice passeggiata perchè si tratta di un vero trekking mediamente difficile ed è consigliabile una attrezzatura adeguata e magari esser accompagnati da una guida esperta ed avere con se acqua ed un copricapo nelle giornate più calde.
Questa è la mappa con tutti i siti:
Di seguito altri articoli che parlano dell’incredibile e mistrioso sito di Grutt’i Acqua a Sant’Antioco nel sud Sardegna:
- https://comune.santantioco.su.it/turismo/archeologia-e-storia/grutti-acqua/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_nuragico_di_Grutti_%27e_Acqua
- https://www.altrasardegna.it/complesso-nuragico-di-grutti-acqua/
Le tombe dei giganti sono tra i monumenti più importanti della Sardegna e cliccando qui puoi leggere un articolo che approfondisce l’argomento. Inoltre, esse risalgono a circa 3.000 anni fa e si trovano in diverse aree dell’isola (fonte wikipedia o dagli articoli del mio blog):
- tomba dei giganti di Lu Brandali, a Santa Teresa Gallura (SS)
- tomba dei giganti di Iloi, a sedilo (Or)
- Tomba dei giganti Is Lapideddas a Gonnosno (or)
- tomba dei giganti di Aiodda, a Nurallao (SU)
- tomba dei giganti di Badu Campana, a Cuglieri (OR)
- tomba dei giganti di Barrancu Mannu, a Santadi (SU)
- tomba dei giganti di Bau e Tuvulu, a Ulassai (NU)
- tomba dei giganti di Bidistili, a Fonni (NU)
- tomba dei giganti di Biristeddi, a Dorgali (NU)
- tomba dei giganti di Bruncu Espis, ad Arbus (SU)
- tombe dei giganti di Goronna, a Paulilatino (OR)
- tomba dei giganti di Imbertighe, a Borore (NU)
- tomba dei giganti di Is Concias, a Quartucciu (CA)
- tomba dei giganti di Laccaneddu, a Villanova Monteleone (SS)
- tomba dei giganti di Lassia, a Birori (NU)
- Tomba dei giganti di Coddu Ecchju, Ad Arzachena (SS)
- tomba dei giganti di Li Lolghi, ad Arzachena (SS)
- Tomba dei Giganti Su Niu de Su Crobu, Sant’Antioco (su)
- tomba dei giganti di Madau, a Fonni (NU)
- tomba dei giganti di Muraguada, a Bauladu (OR)
- tomba dei giganti di Oratanda, a Cuglieri (OR)
- tomba dei giganti di Oridda, a Sennori (SS)
- tomba dei giganti di Osono, a Triei (NU)
- tomba dei giganti di Palatu, a Birori (NU)
- tomba dei giganti di Pascaredda, a Calangianus (SS)
- tomba dei giganti di Sa Dom’e s’Orcu, a Dolianova (SU)
- tomba dei giganti di Sa Domu ‘e S’Orcu, a Siddi (SU)
- tomba dei giganti di S’Ena e Thomes, a Dorgali (NU)
- tomba dei giganti di Sa Farch´e s’Artare a Seneghe (OR)
- tomba dei giganti di Sa Perda ‘e S’Altare, a Birori (NU)
- tomba dei giganti di San Cosimo, a Gonnosfanadiga (SU)
- tomba dei giganti di Santu Bainzu, a Borore (NU)
- tomba dei giganti di Sas Presones, a Cuglieri (OR)
- tomba dei giganti di Seruci, a Gonnesa (SU)
- tomba dei giganti di Su cuaddu ‘e Nixias a Lunamatrona (SU)
- tomba dei giganti di Su Mont’e s’Abe, a Olbia (SS)
- tombe dei giganti di Sa Mandara, a Guasila (SU)