Altare di Monte d’Accoddi: un viaggio nella civiltà prenuragica della Sardegna
Un sito Unico nel Mediterraneo:
Situato nella piana di Sassari, l’Altare di Monte d’Accoddi sorge come un monumento enigmatico e affascinante. La sua forma tronco-piramidale, sormontata da una lunga rampa di accesso, ricorda le ziqqurat mesopotamiche, rendendolo un sito archeologico unico nel Mediterraneo occidentale

Un’eredità millenaria:
Risalente al IV millennio a.C., l’altare testimonia la complessità della civiltà prenuragica della Sardegna e Le sue due fasi costruttive, il “Tempio Rosso” e il “Tempio a gradoni”, raccontano l’evoluzione di una cultura ricca di rituali e spiritualità.
Un luogo di culto e di vita:
Le tracce di villaggi, capanne e reperti ceramici rinvenuti attorno all’altare offrono uno spaccato di vita quotidiana delle comunità prenuragiche. Il sito era un centro religioso pulsante, dove si celebravano riti propiziatori per la fertilità e la rigenerazione della terra.expand_more
Simboli e misteri:
La presenza di un menhir, di una lastra con sette fori e di massi sferoidali alimenta il fascino enigmatico del luogo. Questi elementi, di cui non si comprende appieno il significato, aprono la porta a ipotesi e suggestioni sulle credenze e i rituali prenuragici.
Un gigante di pietra il Menhir di Monte Accoddi
Alto più di cinque metri e con un peso stimato di oltre trenta tonnellate, il Menhir di Monte d’Accoddi si erge maestoso sulla sommità di una collina a pochi chilometri da Sassari. La sua mole imponente e la sua storia millenaria lo rendono uno dei monumenti megalitici più affascinanti e misteriosi del Mediterraneo.

Un enigma preistorico
La datazione del menhir è ancora incerta, ma si presume che sia stato eretto tra il IV e il III millennio a.C., durante l’epoca della Cultura di Ozieri. La sua funzione originaria rimane un enigma: alcuni studiosi lo ipotizzano come un simbolo religioso, un punto di riferimento astronomico o un luogo di culto propiziatorio per la fertilità.
Un ponte tra culture:
L’analogia con le ziqqurat mesopotamiche non implica necessariamente un contatto diretto tra le due culture. Tuttavia, suggerisce l’esistenza di una rete di scambi e influenze nel Mediterraneo antico, di cui l’Altare di Monte d’Accoddi rappresenta una preziosa testimonianza.
Un tesoro archeologico:
Riscoperto solo nel secolo scorso, l’altare è oggi un sito archeologico di grande valore. Il museo archeologico Sanna di Sassari custodisce reperti e un modello dell’altare, offrendo ai visitatori un’immersione nella civiltà prenuragica.
Un invito alla scoperta:
L’Altare di Monte d’Accoddi non è solo un monumento antico, ma un invito a viaggiare nel tempo e a conoscere una cultura affascinante e misteriosa. Un luogo che stimola la riflessione sul passato e sulle sue connessioni con il presente, aprendo nuove prospettive sulla storia del Mediterraneo.
Orari di Visita e guide:
La nostra visita è avvenuta a marzo 2024 con apertura del sito alle ore 9:00 e chiusura alle ore 14:00 ed incluso nel costo del biglietto, 5 euro per un adulto, ci sarà l’accompagnamento da parte di una delle guide (per altro bravissime e molto molto preparate) che vi accompagnerà alla conoscenza di questa meravigliosa struttura.
Se ti piacciono queste immagini puoi acquistarle “cliccando QUI” oppure “QUI”
Galleria Immagini:
Mappa:
Di seguito altri articoli che parlano del Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi:
- https://cultura.gov.it/luogo/altare-prenuragico-di-monte-d-accoddi
- https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_d%27Accoddi
- https://musei.sardegna.beniculturali.it/musei/altare-prenuragico-di-monte-daccoddi/
Leave a reply