Origini antiche e misteriose
Il cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) è una delle specie simbolo della fauna della Sardegna. Sebbene oggi sia considerato una sottospecie endemica, gli studi più recenti rivelano che fu introdotto dall’uomo in epoca neolitica, probabilmente da popolazioni provenienti dalla penisola italiana o dalla Corsica. Una volta insediatosi sull’isola, il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus si è adattato all’ambiente mediterraneo, sviluppando caratteristiche proprie e diventando parte integrante del paesaggio e della cultura sarda.

Aspetto e caratteristiche
Il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus è più piccolo rispetto ai suoi “cugini” continentali:
- ha un corpo snello e muscoloso,
- palchi meno sviluppati,
- un’altezza al garrese che raramente supera il metro.
Il manto è bruno-rossastro, con sfumature più scure nei mesi invernali. Gli esemplari maschi cambiano i palchi ogni anno, in un processo che avviene tra la fine dell’inverno e l’inizio dell’estate.

Dove vive oggi il cervo sardo
Negli anni ’70 il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus era quasi scomparso, ridotto a poche centinaia di individui. Oggi, grazie a progetti di reintroduzione e tutela ambientale, la specie è presente in diversi territori, soprattutto nelle aree protette del sud e centro Sardegna, tra cui:
- la foresta di Monte Arcosu (Sulcis),
- il parco del Gutturu Mannu,
- la zona di Montarbu (Ogliastra),
- l’oasi di Capo Figari (Gallura).
Questi cervi preferiscono ambienti boschivi e selvaggi, lontani dai centri abitati. Sono animali schivi e crepuscolari, spesso attivi nelle ore dell’alba o del tramonto.

Curiosità sulla vita del cervo sardo
Durante l’autunno, tra settembre e ottobre, i maschi emettono il caratteristico bramito, un richiamo potente per conquistare le femmine e marcare il territorio. In molte zone della Sardegna il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus è stato protagonista di leggende e racconti popolari, diventando simbolo di forza e mistero.
Dal punto di vista ecologico, il cervo gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio del sottobosco, contribuendo alla biodiversità e alla salute degli ecosistemi.

Una specie da proteggere
Nonostante l’aumento della popolazione negli ultimi decenni, il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus è ancora una specie vulnerabile. Le principali minacce sono:
- la frammentazione degli habitat naturali,
- il rischio di bracconaggio,
- le malattie trasmesse dagli allevamenti (come la blue tongue),
- e gli effetti del cambiamento climatico.
È inserito tra le specie protette dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea e tutelato anche a livello regionale.
Conclusione
Il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus è una delle meraviglie naturalistiche della nostra isola: una creatura elegante, silenziosa, legata a doppio filo alla storia della Sardegna. Conoscere e rispettare la sua presenza significa difendere la nostra identità e il nostro patrimonio naturale.
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